
CMH, acronimo di Creative Movement Hacking®, rappresenta una versatile tecnica di supporto, creata da Cora Gasparotti, che agisce come un contenitore di pratiche destinate a potenziare la creatività, la tecnica, l’espressività e la consapevolezza corporea attraverso l’uso di Nuove Tecnologie.
Frutto di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione, CMH propone programmi pensati per danzatori, attori e performer e percorsi specifici dedicati al benessere della persona. Il metodo offre approcci somatici ed esplorativi, promuovendo l’identità motoria e lo sviluppo simultaneo di abilità tecniche e creative, consentendo di personalizzare gli obiettivi e adattandosi al livello di competenza dei partecipanti.
Approfondisci la tua relazione con lo spazio circostante ed esplora nuove qualità di movimento attraverso punti di vista inesplorati.
Pensato per danzatori di vario livello di formazione, età e tecnica di riferimento, il corso propone pratiche che utilizzano le Nuove Tecnologie come amplificazione della percezione del corpo e dello spazio, al fine di fornire nuovi stimoli creativi, coreografici o di improvvisazione, e affinare principi tecnici degli allievi, accompagnandoli verso una personale ricerca della propria identità motoria, favorendo versatilità qualitativa e autenticità espressiva.
Adattabile ad età e contesti differenti, dall’azienda, agli ambienti di formazione e cultura, il corso è pensato per fornire nuovi strumenti di consapevolezza del corpo a chiunque voglia approfondire il suo rapporto col movimento per un rinnovato equilibrio tra mente, corpo ed espressione. Le esperienze proposte mirano al lavoro su blocchi fisici ed emotivi esplorando la relazione con gli altri e con lo spazio circostante, la ricerca del proprio movimento autentico e delle capacità comunicative del proprio corpo. Il percorso promuove un approccio sostenibile, funzionale e umanistico alle nuove tecnologie, aprendo riflessioni e facilitandone comprensione e interazione.
Danzatrice, coreografa, ricercatrice la sua ricerca la porta a sperimentare con le Nuove Tecnologie per ripensare la danza in campo educativo, creativo e performativo.
Cora Gasparotti si forma presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, in Tecnica, Analisi della Danza Contemporanea e Didattica delle Discipline Coreutiche, e all’Università Politecnica delle Marche, in Nuove Tecnologie per la Performance. Inoltre, fa parte del team di ricerca e sviluppo del Centro Casa Paganini InfoMus dell’Università di Genova.
Il suo approccio alle tecnologie creative parte dalle sue opere di screendance le quali viaggiano in vari paesi vincendo e candidandosi in numerosi festival di settore nazionali e internazionali tra cui La Danza in 1 Minuto (ITA), il Nikon Short Film Award (SE), l’International meeting on Videodance and Video Performance (ESP) e il Mobile Film Dance Festival (USA), per cui nel 2022 fa parte della giuria. Nel 2020 il suo “Crisalide – memorie corporee” viene distribuito su Amazon Prime Video.
Dal 2022 inizia a disseminare le sue ricerche tra Danza, Arte e Nuove Tecnologie collaborando con enti scolastici come il Liceo Einaudi di Roma, in cui insegna Nuove Tecnologie Creative e Sociali, e il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Partecipa, inoltre, a conferenze internazionali come il Congresso Internazionale di Ricerca sulla Danza dell’UNESCO ad Atene (2022), il Convergence Seminar al Conservatorio Reale di Anversa (2023) e la conferenza internazionale Technarte a Bilbao (2024).
Nel 2023 inizia inizia a diffondere graduali sperimentazioni e workshop sul suo metodo, Creative Movement Hacking® – CMH, sostenuta da enti di formazione e divulgazione artistica, come il Molinari Art Center, il Balletto Di Roma, la Rome International Dance Academy, l’accademia delle arti teatrali e cinematografiche Molière di Napoli, e tech, come Binario F from Facebook di Meta.
Il suo lavoro coreografico sperimentale è stato sostenuto da MiDi Motori Digitali (Bergamo, 2022), Invisible Cities Festival (Gorizia, 2022), Cinematica Festival (Ancona, 2023), BONSAI Festival – Ferrara OFF (Ferrara, 2023), Festival Dominio Pubblico (Roma, 2023-2024), Festival ODEA (Frascati, 2024), Blooming Festival (Pergola, 2024), Romaeuropa Festival (Roma – 2024), Ariella Vidach – AiEP (2024), e da partner del mondo tecnologia e innovazione come TEDxRoma (RM), Gruppo E (FI), Memori AI (BO), Sewer Nation, Squatters Lab (RM) e OSC Innovation (RM).
Foto di Marco Cisamolo e Marco Beghi
Vuoi saperne di più? Scrivi a Cora per partecipare ad uno dei workshop o organizzare insieme il prossimo evento.
CMH® è pensato per chiunque voglia migliorare la propria mobilità e la connessione mente-corpo.
Sì, CMH® è indicato anche per chi desidera riscoprire il piacere di muoversi in modo espressivo e funzionale nella vita quotidiana.
Assolutamente. CMH® è particolarmente indicato per performer e professionisti del movimento come danzatori e attori.
Sì, CMH® offre moduli pensati per essere integrati nei percorsi curricolari di accademie e scuole di danza e recitazione, a supporto dello studio tecnico e creativo.
Certo, CMH® è disponibile anche come workshop autonomo, adatto a gruppi o eventi specifici.
Sì, è possibile seguire un percorso in formato coaching individuale, completamente personalizzabile in base alle esigenze personali o professionali.
Le sessioni di CMH® possono essere individuali o di gruppo, in presenza. Ogni incontro combina esercizi somatici ed esplorazioni con l’ausilio di device tecnologici studiati in base all’obiettivo e alle esigenze dei partecipanti.
No, CMH® è accessibile a tutti, indipendentemente dal livello di esperienza. Gli esercizi sono modulabili e personalizzabili, permettendo a ciascuno di progredire secondo il proprio ritmo.
No, CMH® può essere adattato a qualsiasi fascia d’età.
Per i moduli in realtà virtuale (VR), l’età consigliata va indicativamente dai 15 ai 65 anni. Tutti gli altri moduli sono completamente personalizzabili e possono essere calibrati anche per persone oltre i 65 anni, in base allo stato di attività e alle esigenze individuali.
Sì, il visore è progettato per essere compatibile con la maggior parte degli occhiali da vista. In alternativa, è possibile utilizzare lenti a contatto.
Alcune persone che portano abitualmente gli occhiali ci hanno detto di aver trovato l’esperienza comunque chiara e confortevole anche senza indossare né occhiali né lenti, grazie alle caratteristiche visive del visore stesso.